Loading...

La riammissione al lavoro post assenza da covid-19

  • test :

Vi possono essere diversi iter da osservare per riprendere a lavorare a seguito di infezione da covid-19 oppure per assenze comunque legate al medesimo. Il Ministero della salute lo ha chiarito con la circolare n. 15127 del 12 aprile 2021. Vediamo quali sono.

Ipotesi 1: Lavoratori positivi con sintomi gravi e ricovero
Qualora i lavoratori siano stati ricoverati in terapia intensiva e per i quali persistano disturbi rilevanti, o comunque che abbiano subito ricovero ospedaliero per sintomi gravi, dovranno innanzitutto produrre il certificato di avvenuta negativizzazione ed effettuare la visita a cura del medico competente previamente alla riammissione al lavoro, conformemente alla normativa in materia di sicurezza sul lavoro.

Ipotesi 2: Lavoratori positivi sintomatici
I lavoratori positivi con sintomi non gravi potranno rientrare a lavoro dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi (esclusi anosmia e ageusia/disgeusia che possono durare nel tempo) e dopo aver effettuato un successivo test molecolare con risultato negativo eseguito a distanza di almeno 3 giorni dalla scomparsa dei sintomi, con invio del certificato di avvenuta negativizzazione al datore di lavoro. Non impedisce la riammissione in servizio la presenza di familiari conviventi ancora positivi, in quanto per i lavoratori in questione cesserà la quarantena.

Ipotesi 3: Lavoratori positivi asintomatici
In questa casistica si osserva il medesimo iter di cui all’ipotesi precedente.

Ipotesi 4: Lavoratori positivi a lungo termine
I lavoratori ancora positivi dopo il 21° giorno non potranno comunque riprendere il servizio fino a quando non siano risultati negativi ad un tampone molecolare o antigenico. Tra la fine dell’isolamento e la negativizzazione, qualora risulti possibile, i lavoratori potranno comunque lavorare in smart working. Qualora ciò non sia possibile, il medico dovrà prolungare lo stato di malattia.
In tale ipotesi non è richiesto l’intervento del medico competente per la verifica dell’idoneità alla mansione.

Ipotesi 5: Lavoratori contatti stretti asintomatici di un caso positivo
I lavoratori che siano entrati a contatto stretto con un positivo e risultino asintomatici, dovranno comunicarlo al proprio medico curante, il quale gli rilascerà una certificazione medica di malattia, salvo che il lavoratore possa proseguire nello svolgimento del proprio lavoro in modalità agile. Per il rientro effettivo sul luogo di lavoro si dovrà osservare l’iter di cui all’ipotesi 2.